ALT(R)I LUOGHI
Leave a comment

Vallese, sette villaggi senza auto

È stato con un referendum negli anni Cinquanta, che gli abitanti dell’Aletsch Arena (e i villaggi di Bettmeralp, Riederalp, nella foto, e Fiescheralp) decisero di rinunciare alla realizzazione di una strada, dirigendo il futuro di questa zona del Vallese verso un destino senza auto. Almeno quelle che producono smog e rumore visto che, come in altri quattro villaggi nel Vallese, si può circolare con i mezzi elettrici degli alberghi e del trasporto pubblico, e naturalmente a piedi e in bicicletta.

Il punto panoramico dell’Eggishorn sull’Aletsch Arena @MarcoSchnyder

Per arrivarci si usano gli impianti di risalita da fondovalle, dove ci sono anche le stazioni ferroviarie e i parcheggi di corrispondenza: da Mörel si sale a Bettmeralp, da Betten a Riederalp, e da Fiesch a Fiescheralp. Ci ritroveremo in un altopiano sui 2000 di altitudine Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco, immersi in un verde silenzioso puntellato da specchi d’acqua in cui si riflette il cielo, tra casette in legno scurite dal sole e dalla neve, un sole che scalda anche per 300 giorni l’anno, e qualche chiesetta candida che invita alla meditazione in altitudine (come la cappella Maria zum Schnee di Bettermalp). L’intorno è maestoso: l’Aletsch, per ora ancora con i suoi 20 chilometri di ghiacci, sperando nel beneficio delle preghiere contro la minaccia dello scioglimento che gli abitanti di Fiesch fanno dal 2010 con l’autorizzazione pontificia, è il più grande ghiacciaio alpino. Per ammirarlo, ci sono i punti panoramici di Bettmerhorn (con una messa in scena interattiva del mondo dei ghiacci), di Hohfluh e Moosfluh, di Eggishorn, di Wurzenbord. Si vede tutto, fino al Cervino.

La nuova Flowtrail Wurzenbord @PascalGertschen

Proprio da Wurzenbord, dall’11 di giugno apre il nuovo Flowtrail Wurzenbord che in tre km conduce al villaggio di Bettmeralp. Anche qui, per l’impianto si è fatto a meno degli strumenti di lavoro alimentati da motore a scoppio e gli interventi sull’ambiente sono stati ridotti al minimo. Tra Riederalp e Bettmeralp, da quest’estate un nuovo percorso dedicato alle tracce della volpe (le altre due sono a Saas-Fee e Zinal), il Foxtrail Desoria. Un nuovo Bike Tour del piacere infine (Bike- Genuss-Tour) condurrà i biker da Riederalp a Fiescheralp (villaggio raggiungibile a piedi sul bel sentiero Herrenweg) passando da Bettmeralp e viceversa.

La cappella Maria zum Schnee a Bettermalp

Il quarto paesino senza auto del Vallese è la famosa Saas-Fee (1800 metri sul livello del mare). Ai piedi del Dom (4.545 m.), la montagna più alta della Svizzera, contornato da una catena montuosa con vette tutte sopra i 4000 metri. Non proprio una località “discreta” visto il suo ristorante girevole, i vari ponti sospesi e zip-line per godersi la montagna attiva.  Così Zermatt, chiusa al traffico dal 1961, un centro storico con una trentina di architetture in legno risalenti al XVI-XVIII secolo in stile walser, che chiede di lasciare l’auto a Täsch e proseguire in treno.

A Belalp la scorsa estate hanno lanciato l’e-shuttle Hexpress in modo che anche le persone con disabilità motorie possano godersi lo spettacolo dell’Aletsch (foto sopra). La destinazione ci tiene a precisare che tutta l’energia di tutti gli impianti sportivi, di innevamento e manutenzione, uffici, hotel, ristoranti arriva dalla centrale idroelettrica e che un ulteriore piano per aumentare l’efficienza energetica è previsto entro il 2029. Il paesino vallesano di Grächen infine è sopra alla valle Mattertal, lo collega a Zermatt il ponte sospeso pedonale più lungo del mondo, il Charles Kuonen, lungo 494 metri e corre tra i 1.600 e i 2.200 m. E anche da lì, non manca uno sguardo al Cervino, al Weisshorn e alle Alpi Bernesi.

Buona Montagna

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments