All posts tagged: turismo di comunità

Una scuola per attivatori rurali

Ho conosciuto Andrea Paoletti, architetto e imprenditore sociale, prima che Matera diventasse “Matera”, e lui aveva già aperto la sua Casa Netural tra i Sassi della città della Basilicata per pensare a come si potesse costruire comunità e bene comune. Oggi i progetti innovativi per riattivare territori sono molti e stanno nascendo nelle aree rurali di tutta Europa, e ancora di più forse sono le persone che vorrebbero intraprendere questo percorso. Paoletti li chiama Village Hosts, e per loro Casa Netural, insieme a un partenariato che coinvolge sei diversi Paesi, ha lanciato la prima Open School for Village Hosts: una scuola di formazione innovativa. Quando è nata l’idea di una scuola per attivatori di comunità? L’intuizione mi è venuta nel 2019 insieme a John Thackara con l’obiettivo di dare valore alla figura degli attivatori di comunità, che vivono i territori marginali animandoli con le loro iniziative. I Village Hosts sono stati fin dal principio il cuore di Wonder Grottole, impresa sociale immaginata come una piattaforma di relazioni e pratiche da sperimentare, per creare un metodo …

Le Dolomiti del Silenzio

Tra i miei “pensieri in salita”, spesso si parlerà di un’altra montagna. Di narrazione partecipata, di redazione di comunità, di ripensare un territorio partendo dall’ascolto. Il progetto sperimentale di narrazione e comunicazione partecipata del territorio L’Altra montagna – Le Dolomiti del Silenzio di Isoipse Impresa sociale, sviluppato insieme all’Università di Udine e alla Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito della Convenzione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, progetto che ha vinto ex aequo l’ultimo Lagazuoi Ideas Mountain Awards, risponde esattamente a questi criteri. Ed è per questo che ho chiesto a Valentina de Marchi, antropologa e film maker, di fare una chiacchierata con me. Come nasce Isoipse? Nasce da un gruppo di giovani appena laureati, architetti, sociologi, giornaliste, antropologhe, e tornati “a casa”, nella val Belluna, per cercare di mettere al servizio del territorio le proprie competenze ed evitare l’emorragia di giovani che di solito dalla montagna se ne vanno. L’idea era quella di fare progetti di valorizzazione territoriale nel contesto montano. Che poi è quello che abbiamo fatto dal 2014 nella montagna del Friuli Venezia Giulia anche …

La comunità come risorsa. Una ricerca.

Di turismo di comunità si parla dagli anni Novanta, eppure negli ultimi anni la parola comunità è diventata pervasiva, tanto che è arrivato puntuale il community washing. Una risposta, quantitativa e qualitativa, alla percezione diffusa, la può dare il primo studio realizzato da AICCON in collaborazione con la Scuola delle cooperative di comunità nata nel 2014, Confcooperative Emilia Romagna e Legacoop Emilia Romagna. Economie di luogo: fotografia e dimensioni qualitative delle cooperative di comunità, di Paolo Venturi, Direttore di AICCON e di The FundRaising School, e Serena Miccolis, in effetti fotografa, al 30 giugno 2021, la diffusione dei territori che stanno “usando” la comunità come strumento di empowerment collettivo. La conferma alla percezione diffusa arriva subito: l’incremento esponenziale del fenomeno (si registra un più 57 per cento) è avvenuto nel triennio 2018-2020, trainato soprattutto dai territori che si trovano in Toscana e Abruzzo e con una partecipazione di donne che arriva al 43 per cento. Inoltre, due cooperative di comunità su tre sono localizzate in un’area interna, mentre per il 60 per cento di esse lo scopo principale per la costituzione di una cooperativa …

Borgo Alive! Una mostra, una piattaforma, e un’App per dare un futuro ai borghi

Devo confessarvi che sono un po’ a disagio quando sento ripetere che siamo “il più” Bel Paese del pianeta, invidiato da tutti, ai primi posti nelle ricerche e trend topic. Quello con i borghi che incantano, mentre il mare blu languisce, e presto ci trasferiremo in massa tra galline e orti bio. Mi chiedo se davvero la bellezza possa bastare a sé stessa e in cuori mio conosco la risposta, e non è rassicurante. Ho deciso che una della mie pillole nel corso di formazione sulle “parole che fanno una destinazione” (prossima tappa Biccari) sarà una sistemica, ma scrupolosa pulizia da ogni retorica. Nessuno più della sottoscritta crede in borghi e comunità, ma quel 70 per cento di paesaggio che compone il nostro territorio italiano in verità manca spesso, e suo malgrado, dello sguardo e delle competenze, quando non delle infrastrutture, per “rinascere” davvero (già rinascere è parola che mi crea alcune inquietudini). Meglio ancora, direi, per vedere se si può ragionevolmente restare in un luogo e creare qualcosa che ti fa mantenere la famiglia. …

Giorgino, un rione di Cagliari insegna a giocare al “nonturismo”

È l’antico conflitto tra viaggiatore e turista, tra chi compra e chi condivide, chi occupa e chi partecipa, chi si sente ospite e chi padrone. Il turismo, di massa, quindi over e quindi sempre un po’ sporco e cattivo, quella cosa che vorremo fare ma non dichiarare, con un senso di colpa che neanche cresciuti in un collegio cattolicissimo. Fino a negare il turismo, pensare a un “nonturismo”, forse per trovare il senso del nostro vagare, per emendarci dall’inquinamento, culturale e materiale, che produciamo andandocene per il mondo. Però, è vero che qualcosa di nuovo, possibilmente non marketi(ng)zzabile, si debba definire per stare decentemente in compagnia dell’altro e dell’altrove. Esce domani, 6 maggio 2021, un libro bellissimo che fa parte della collana Nonturismo di Ediciclo Edizioni: si intitola Giorgino, che poi è un vecchio rione marino di Cagliari, un’isola nell’isola in cui il tempo sembra essersi fermato. L’ha realizzato, in tre anni di lavoro di redazione di comunità, Riverrun, hub di innovazione sociale e culturale del capoluogo sardo. Io (dopo averlo anticipato su Repubblica il …