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Lavoro: smell designer

Qualcuno ha detto che il profumo è ciò che si mette sopra a un odore. E anche nelle parole di ogni giorno, chi dice profumo evoca fragranze e piacevoli effluvi; l’odore, invece, è sempre qualcosa a cui si accenna con una certa pudicizia, che va gestito come le buone maniere a tavola. Eppure, mentre gli scaffali dei beauty shop si riempiono di profumi gender free, flaconi design ispirati alle fiale di laboratorio o a spray per le pulizie, rimandi aromatici a viaggi nel deserto o all’erba tagliata, anche l’odore sta cercando di farsi sentire. Con il naso, naturalmente. Ma anche costruendosi un pedigree di tutto rispetto che comprende citazioni letterarie e la paternità di un titolato smell designer. Per dire, se la star del design Tom Dixon non avesse descritto con precisione il suo Scent London (in versione candela acquistabile sul sito per la modica cifra di 120 euro) come l’odore dei crochi e delle ortiche nei parchi di mattoni rossi di Londra, mescolato al sentore salato del Tamigi nei pressi del quartiere di Dagenham, …

Glamping, il campeggio è di moda

  [Articolo pubblicato sul mensile Amica giugno 2014] Diciamolo francamente. I tempi da giovane Holden che, con centottanta dollari in banca, si rifugiava in “quei campeggi di casette di legno o posti del genere”, non ci sono più. Almeno per noi. Noi che, al contrario dell’eroe di Salinger, New York la amiamo e l’abbiamo sempre amata così com’è, e che quando varchiamo la soglia di un campo tendato spesso siamo colte da quel sentimento di precarietà del gusto che subito carica di dubbi e disagi la leggerezza della vacanza. Ma se Maometto non va alla montagna, non è detto che il percorso inverso sia altrettanto pigro. I tempi moderni cercano costantemente di rianimarsi con idee audaci, quelle che in gergo chiameremmo tendenze. Il glamping, nel caso specifico, nasce proprio dall’unione di due parole apparentemente destinate più a creare un ossimoro che un neologismo: glamour più camping. Ovvero lusso, privacy e comodità, portate sotto una yurta. O un tipi, una khaimah o, ancora, un pod abitabile piazzato su un albero. Perché, che sia un remake del rifugio …