Engadina: la montagna perfetta
Indicare le vette con un dito, che sembrano vicine vicine, e chiamarle per nome. Senza mettersi a studiare la carta geografica stampata sul solito leggìo che, possiamo confessarlo, non rassicura mai completamente la nostra curiosità. E invece, grazie all’installazione Ils Trais Piz di Fabian Forrer, saliti ai 2456 metri di Muottas Muragl, basta fidarsi delle sagome delle vette riprodotte dalle lastre di metallo arrugginito e inquadrare le montagne misteriose con il mirino. Eccole: Piz Bernina (4049 m.), Piz Julier (3380 m.), Piz Ot (3246 m.). Chi ne indovina di più, vince. Siamo sul balcone dell’Engadina, da qui lo sguardo abbraccia l’intera valle fino al Malojia, con il suo susseguirsi di specchi d’acqua: Lej da Staz, il lago di St. Moritz, poi quelli di Silvaplana e di Sils. Un colpo d’occhio che alcuni, come l’artista Ramon Zangger che qui a Muottas ha sistemato l’opera Bernina Glacier, una scatola in legno di cirmolo con una stretta feritoia che inquadra il maestoso gruppo del Bernina, considerano quasi un capolavoro della natura. Perché l’Engadina, con i suoi colori sempre nitidi …