Liguria, dalla terra alla tavola
[Pubblicato su Sette/CorrieredellaSera del 15 aprile 2015] Quest’anno forse si tornerà alla produzione normale. Ci sono voluti quasi quattro anni perché le vigne ripiantate riprendessero il loro ciclo e, dopo qualche estate piovosa, Bartolomeo Lercari avrà di nuovo i suoi 180 litri di Sciacchetrà. Le vigne di famiglia sopra a Vernazza ora coprono 1,9 ettari, che poi corrispondono a 25 ettari di vigna lavorabile con le macchine. Questa invece la si percorre solo a piedi, in salita e discese ripidissime, ché la monorotaia trasporta solo pietre e concime. «La mia azienda è stata tra le più danneggiate dall’alluvione del 2011» dice Lercari, «tanto che a rifare i muretti a secco mi hanno aiutato anche i vignaioli delle altre Cinque Terre». La sua dopo tutto, è una storia antica: la nonna aveva una mescita in paese e vendeva uva da tavola al mercato di La Spezia, mentre il trisnonno “andava con la barca all’orizzonte” per vendere il vino ai bastimenti di passaggio. Così, quando a gennaio 2014, quindici dei ventidue produttori del famoso passito ligure hanno …