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Ido Garini: bere è una magia

[Articolo pubblicato sulla mia pagina autore di LeiFoodie] Non sarebbe meraviglioso assaggiare la storia? Assaporare i misteri dei popoli antichi, sentire il sapore delle meraviglie del Rinascimento, gustare gli intrighi delle grandi corti europee? Sono state queste le domande che Ido Garini, eating designer di origini israeliane e fondatore di Studio Appétit, si è posto all’inizio del progetto che ha portato alla formulazione di Elixir. Presentato durante l’ultimo Design Miami all’inizio di dicembre, Elixir comprende una serie di pozioni che, solleticando subconscio e papille gustative, evocano i diversi periodi della storia dell’Uomo. Nulla a che fare con Harry Potter o Asterix dunque, ma se mai un ripercorrere, attraverso profumi e sapori, il culto del bere magico. Si comincia con la Pozione numero 1 e un mix di liquirizia, cannella, ortica  e semi di cardo mariano che ci ricorda il Nuovo Regno dell’antico Egitto. Poi l’Impero Romano, con foglie di ulivo, fichi, bulbi di rosa e cardamomo. Quindi la consapevolezza e l’armonia dei Maya: cacao, vaniglia, peperoncino, verbena e flor de Muerto (la calendula), e la grandezza dell’Impero Mongolo: tè nero, zafferano, fiordaliso. Con la Pozione numero 5 arriviamo infine alla dinastia …

Cibo, che spettacolo!

  Gustare per credere. Temere, ridere, rabbrividire, gioire. Una sfoglia di cavolfiore bianco appoggiata su un letto di caviale e una crema di latte. À la carte, un assaggio di ansia che a poco a poco svanisce in un sentore di terrore. Ma se mordi il crisantemo giallo che avvolge i pop corn ricoperti di cioccolato bianco croccante, ecco che prevale il gusto del divertimento e il sapore salato della sorpresa. Vincendo le vostre resistenze, potreste anche decidere di farvi spruzzare direttamente in bocca qualche goccia di rabbia momentanea: uno sciroppo di granatina rossa miscelato dentro un dispenser per profumo. Benvenuti al Guerrila Restaurant di Ayako Suwa, fondatrice della giapponese Food Creation. Imbattervi non è facile, visto che l’ultimo è stato ospitato per una sola sera nelle sale del Direktorehaus Museum di Berlino lo scorso giugno, e che per il prossimo one night dinner europeo si dovrà aspettare, segretamente, il 2013, ma parteciparvi è sicuramente un’esperienza unica. «Ho sempre concepito il cibo al di là delle sue caratteristiche gastronomiche o nutritive» dice Ayako. «Anzi, la …