Dalla sharing economy al platform capitalism
Oggi si è aperta la due giorni di Sharitaly all’interno della Collaborative Week milanese. La sociologa Ivana Pais e Marta Mainieri di Collaboriamo sono arrivate alla terza edizione di questo evento, il primo sull’economia collaborativa in Italia (ne avevo già parlato qui), e all’ex Ansaldo di Milano si godono folla e i meritati riconoscimenti. La Sharing Economy è ormai raccontata come fenomeno mainstream ed è giunto quindi il momento di esercitare l’arte del dubbio, così come il professor Henri Broch ha definito la zetetica. È giusto farsi domande concrete, parlare di prospettive, e soprattutto togliere dalla sharing economy quell’aurea salvifica affibbiatale dalla comunicazione. Perché collaborazione, condivisione, bene comune, ritorno alla cooperazione sono parole belle e piene di speranza, poi però bisogna fare i conti. E vedere se i conti tornano. Sui dati della sharing economy italiana e in specifico delle piattaforme crowdfunding ha ben riferito Ivana Pais (il report lo trovate qui). In sintesi, cresce tutto, passando da 138 a 186 piattaforme sharing e da 41 a 69 per il crowdfunding. La maggiorparte riguardano turismo (17 per cento), …