Per chi suona la campana*
Ognuno può suonare senza timore e senza esitazione la nostra campana. Essa ha voce soltanto per un mondo libero, materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato. Suona soltanto per la parte migliore di noi stessi, vibra ogni qualvolta è in gioco il diritto contro la violenza, il debole contro il potente, l’intelligenza contro la forza, il coraggio contro la rassegnazione, la povertà contro l’egoismo, la saggezza e l’impazienza contro la fretta e l’improvvisazione, la verità contro l’errore, l’amore contro l’indifferenza. Queste parole, di Adriano Olivetti, stanno scritte sul frontespizio del piccolo volume di Edizioni Comunità che ha recentemente rieditato i discorsi agli operai dell’imprenditore italiano. L’ho trovato sul tavolo questa mattina e così ho pensato di usarlo come compagno di viaggio in metropolitana. Era forse dai tempi della mia frequenza alla Facoltà di architettura che non leggevo gli scritti di Adriano Olivetti, ma, come ormai sono convinta, nulla capita a caso. E, in questo deserto di urla, ho ritrovato un’intelligenza pura e coraggiosa. Vi consiglio di leggerlo o di rileggerlo perché, davvero, non ci si …