La dieta che salva il pianeta
Da dove si comincia a salvare il pianeta? Dalla tavola. Dichiarazioni di lotta ecologista a parte, è questo il messaggio lanciato dai 37 esperti in materia di salute, nutrizione, sostenibilità ambientale, economia, della EAT Lancet Commission, e che qualche settimana fa, sul famoso settimanale scientifico inglese, ha reso noto la Health Planetary Diet. Detta anche Dieta dell’Antropocene, termine che indica l’epoca geologica attuale, è una vera tabella di marcia per l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, da qui al 2050, nonché il primo dei documenti che mostreranno come la nostra salute coincida con quella del pianeta. La dieta, di per sé, suona così: diminuire del 50 per cento il consumo di carne rossa, farine raffinate e zucchero, e aumentare quello di frutta, verdura, farine integrali, legumi, semi oleosi e pesce. E poiché le tavole del mondo non sono tutte uguali, ci sono alcune differenze continentali: mentre i nordamericani dovrebbero diminuire dell’84 per cento il consumo di carne, agli europei se ne chiede un taglio di “solo” il 77 per cento, con l’indicazione di mangiare però …