All posts tagged: Dolomiti

Mandalaki, la luce della montagna

Montagna ispirazione e aspirazione, uno dei mantra di questo Migrazioni Verticali. E intreccio dialettico che sta alla base di un progetto come quello di Halo Expeditions di Mandalaki, team multidisciplinare tra design industriale, economia e arte formato da Enrico De Lotto, George Kolliopoulos, Giovanni Senin e Davide Giovannardi, anch’esso visto alla Settimana del Design di Milano. Mandalaki “usa” le Dolomiti per un’installazione che loro stessi definiscono: «Un’ esperienza audio-visiva ipnotica che trasporta i visitatori in un mondo parallelo, primordiale e onirico, che ci ricollega alla nostra Terra e al desiderio di scoperta insito nella nostra natura». Si parla di luce, o sarebbe più corretto dire di un progetto di illuminazione, Halo Edition, che viene esaltato dalla materia del paesaggio delle Dolomiti. Esiste anche un video, Dolomites- between light and matter, realizzato con utilizzo di droni e tecnologie ottiche sofisticate, che mostra il divenire e il processo di ricerca delle diverse installazioni site-specific. È una sorta di viaggio nel luogo-montagna, con ripidi sentieri, torrenti impervi, volando sopra le cime degli alberi e delle vette, al calar …

Professione: Vivere in rifugio

L’anno scorso hanno messo in vendita il Rifugio Sogno di Berdzé nella valle dell’Urtier. Con un po’ di amici si scherzava sulla possibilità di prenderlo per abbandonarsi in una valle a cui per altro si accede in auto (per chi riesce) solo due volte l’anno e con orari rigorosissimi. Era una boutade, appunto, perché decidere di vivere in rifugio, anche solo per otto mesi l’anno, ad alta quota, è una scelta estrema. Scelta che ha fatto, per esempio, Romina Huber del rifugio Passo Santner (al Catinaccio), “ospite” in una delle prime versioni di Migrazioni Verticali su ClubHouse, e che dopo aver lavorato come stilista da Etro, ha deciso con il suo fidanzato di trasferirsi a 2800 m per vivere in rifugio cinque mesi l’anno. Da diversi anni la Fondazione Dolomiti UNESCO accompagna i 66 gestori di rifugio che all’interno dell’area del Patrimonio Mondiale in un percorso di formazione, ascolto e collaborazione. La frequentazione della montagna ha subito in questi ultimi anni cambiamenti qualitativi e quantitativi e gli stessi gestori hanno iniziato a riflettere sulla necessità di …

Il parco del respiro

Le Dolomiti di Brenta, i laghi di Molveno e Nembia, i vigneti e i meleti della Piana Rotaliana, i 400 km di percorsi bike, del trekking, i quaranta parchi gioco, i 50 km di piste da sci, le 1500 specie di piante, gli oltre 8mila camosci del Parco Naturale Adamello Brenta. Questo è il comprensorio di Dolomiti Paganella, che ha appena ultimato un percorso per progettare un nuovo modello di turismo all’insegna di sostenibilità e comunità. Ma la Paganella è anche il cuore del Forest Bathing in Italia. Il Centro Sportivo Educativo Nazionale ha infatti appena firmato un protocollo d’intesa con il Parco del Respiro nominando l’area Centro Nazionale di formazione qualificato per le prove in presenza di conduzione gruppi in foresta del Diploma Nazionale Forest Bathing CSEN. L’obiettivo è quello di diffondere la pratica del Forest Bathing sul territorio, nonché di incentivare attività volte al miglioramento della salute dell’individuo e la creazione di nuovi percorsi in foresta dedicati in particolar modo ai bambini e alle persone diversamente abili. In definita, un parco terapeutico unico in Europa dove sperimentare …

L’estate del Villaggio

[Pubblicato su Sette/CorrieredellaSera del 22 maggio 2015] Negli anni Sessanta era il Villaggio voluto da Enrico Mattei per i dipendenti Eni. Ma era anche il tentativo di costruire un luogo nuovo di socialità e comunità, ed è stato, negli anni dell’abbandono, meta di pellegrinaggio di architetti perché, questi oltre 100 mila metri quadri sopra Borca di Cadore, con più di 250 ville, due alberghi, una colonia e un campeggio, sono uno degli esempi più alti di architettura alpina. A firmarla fu Edoardo Gellner, famoso per le Olimpiadi Invernali del 1956 e che nella chiesa collaborò con Carlo Scarpa. Ma, come dice Gianluca d’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee e Progetto Borca «L’architettura non serve per essere contemplata, ma vissuta». Così, sarà lo stesso Levis a fare da guida durante la visita del 16 maggio, la prima della stagione. Poi le aperture saranno comunicate su progettoborca.net fino a luglio, quando il sito sarà mostrato ogni week end. «La colonia è il vero oggetto della rigenerazione. Gli artisti vi lavorano utilizzando “parti” del luogo: dalle coperte di …