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Un design week end a Courmayeur

«Ci sono stati anni in cui, al cospetto del Monte Bianco, architetti e designer disegnavano linee sulla pista del Col Chécrouit invece che su un foglio di carta. E aspettando in baita l’imbrunire, per scendere a valle in notturna con le lampade frontali, dismessi gli abiti professionali, nascevano discussioni che suggellavano future collaborazioni». È questo, nelle parole dell’architetto e ideatrice del format Paola Silva Coronel, lo spirito originale della Courmayeur Design Week-end, manifestazione che ha animato la località alpina dal 10 al 13 marzo. Una seconda edizione, patrocinata dall’ADI e dall’Ordine degli Architetti della Valle d’Aosta, che in vero è come una seconda prima volta, dato che l’evento inaugurale risale a prima della pandemia, ma che è già comunque confermato per i prossimi tre anni. «Tutto è nato per celebrare quella tradizionale gara di sci tra progettisti» continua Coronel, «ma parlare di design in alta quota non è così strano, basti pensare alla The International Design Conference di Aspen». Durante le giornate di Courmayeur, ci sono state mostre diffuse, conferenze, ed eventi che hanno coinvolto …

Anty Pansera, la cultura sessista del Bauhaus

Inutile fare giri di parole, la storia è di chi la racconta e per larga parte, la storia del design è stata raccontata da uomini. «È inevitabile che si faccia riferimento al proprio “fare”, al proprio linguaggio, e che si rileggano gli eventi secondo la propria specificità», dice Anty Pansera. Lei che del design è una storica sui generis, fresca di Compasso d’Oro alla carriera, e che non ha mai smesso di guardare alla cultura progettuale con curiosità interdisciplinare. «Devo ammettere che è stato nel 1999, quando l’Unione Donne Italia di Ferrara mi ha chiamato a curare la loro decima Biennale Donna dedicata al design, che mi sono costretta a una riflessione di genere. Passando al setaccio i miei libri, mi sono accorta che le donne rimaste erano ben poche. Ricordo che allora feci tre telefonate: a Gae Aulenti, che bocciò l’idea, a Cini Boeri, possibilista, e ad Anna Castelli Ferrieri, che mi spronò». Nasce così la mostra Dal merletto alla motocicletta, a cui ne seguirono altre sulla creatività femminile, fino a oggi e al …