All posts tagged: Cinque Terre

Humans of Cinque Terre. Ecco il libro

Si chiamano Massimo, Folco, Bruno. Margherita, Catò e Amy. Sono alcuni tra i cinquanta Humans of Cinque Terre  intervistati in questi due anni da Filippo Lubrano e Andrea Luporini, che insieme animano a La Spezia I Mitilanti, un’associazione di promozione culturale. Il 21 giugno presentano per la prima volta il libro frutto di questo lavoro. Ho contattato Filippo perché, a parte il rigurgito delle mie radici spezzine, da tempo li seguo su Instagram  e finalmente ho trovato una narrazione delle Cinque Terre rispettosa della vocazione originaria del luogo (visto anche uno dei miei ultimi post sul tema). Ecco cosa mi ha raccontato. Come è venuta questa idea? Ho vissuto a New York nel 2016 e lì mi sono innamorato del progetto di Brandon Stanton Humans of New York. Tornato a La Spezia ho pensato di riprendere il concept e contestualizzarlo alle Cinque Terre. E ho coinvolto anche il fotografo Andrea Luporini, che ha una sensibilità particolare nel fare i ritratti, improntata al verismo. Quanto a me, come si vede, ho sempre voluto “scomparire” dal testo. …

Le Cinque Terre non sono isole

Ho fatto due telefonate e chiesto alle mie conoscenze alle Cinque Terre cose inconfessabili. Li rivolete i cinesi ammassati sulla banchina della ferrovia, le code per farsi il selfie uguale uguale a quello della foto usata da quella famosa azienda della Silicon Valley, lo smercio come non ci fosse un domani di acciughe fritte che certo non sono di Monterosso, le vostre case piene e voi in campagna, i ristoranti aperti H24, neanche un buco per tuffarsi, gli scogli ammorbiditi dai colori degli asciugamani, la Via dell’Amore sempre chiusa, eppur sempre in prima pagina? Ci hanno messo qualche secondo, titubanza forse di cortesia, ma poi hanno ceduto e hanno detto “sì”. Certo adesso è così bello, sali e scendi senza incontrare anima viva, gli odori ti accarezzano, persino l’aria fredda rende più vividi i colori e vedi l’orizzonte. Là c’è la punta della Corsica, la vedi? Sono così immersi nell’incanto del paesaggio che un giorno è arrivata pure la nebbia ad aumentare la poesia. No, non è nebbia, si chiama caligo, e se è il …

Overtourism, quando il turismo fa male

L’ultima, per ora, è la proposta del sindaco di Venezia che vorrebbe imporre a chi osa rifocillarsi seduto in strada o sui gradini multe da 50 a 500 euro. Ma ad agosto la mozione anti panino c’era stata anche a Firenze, che la folla ammassata in via Borgunto, così come i fiorentini chiamano via de’ Neri, a fare la coda per un boccone da L’Antico Vinaio (al top di tutte le recensioni di TripAdvisor & Co.), era diventata insostenibile per chiasso e resti alimentari sparsi ovunque. Non che si sia risolto molto, visto che i turisti armati di schiacciata e finocchiona si sono spostati nelle vicine piazza San Firenze e Loggia dei Lanzi. Il sovraffollamento turistico, battezzato overtourism dagli esperti, non è di fatto fenomeno che si disinnesca con un’ordinanza. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, la marea di viaggiatori di oltre un miliardo e 300 milioni in giro per il pianeta, arriverà nel 2030 a due miliardi, in aumento costante da otto anni. Una vera invasione transnazionale alimentata da voli low cost, crociere, ma anche da …

Liguria, dalla terra alla tavola

[Pubblicato su Sette/CorrieredellaSera del 15 aprile 2015] Quest’anno forse si tornerà alla produzione normale. Ci sono voluti quasi quattro anni perché le vigne ripiantate riprendessero il loro ciclo e, dopo qualche estate piovosa, Bartolomeo Lercari avrà di nuovo i suoi 180 litri di Sciacchetrà. Le vigne di famiglia sopra a Vernazza ora coprono 1,9 ettari, che poi corrispondono a 25 ettari di vigna lavorabile con le macchine. Questa invece la si percorre solo a piedi, in salita e discese ripidissime, ché la monorotaia trasporta solo pietre e concime. «La mia azienda è stata tra le più danneggiate dall’alluvione del 2011» dice Lercari, «tanto che a rifare i muretti a secco mi hanno aiutato anche i vignaioli delle altre Cinque Terre». La sua dopo tutto, è una storia antica: la nonna aveva una mescita in paese e vendeva uva da tavola al mercato di La Spezia, mentre il trisnonno “andava con la barca all’orizzonte” per vendere il vino ai bastimenti di passaggio. Così, quando a gennaio 2014, quindici dei ventidue produttori del famoso passito ligure hanno …