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Smart-workcation: lavorare per stare bene e fare del bene

Ebbene sì, ancora su workcation. Che non si sa bene se sia un desiderio o una vera possibilità, un’esercitazione di una probabile vita prossima o ventura, o semplice fuga momentanea. Fra le tante iniziative, compresa la recente chiamata agli e alle smartworker di Courmayeur Mont Blanc che ha redatto un Manifesto Etico per lavorare in armonia con le comunità alpine e offrendo location come la stazione della funivia SkyWay Montebianco e alcuni chalet, le iniziative che trovo più interessanti sono quelle che si pongono come attrici di un processo di cui il lavoro a distanza è solo un tassello. Un esempio (di Borgo Office e Pisanty ne ho già parlato qui) è il lavoro che sta facendo SmartWay di Berardino D’Errico che ha selezionato una serie di borghi e avanzato progetti per arricchirli di connessioni stabili e servizi, con lo scopo di portare economia e lavoro nell’entroterra italiano anche dall’Olanda. Si tratta quindi di utilizzare un bisogno (o un trend) in modo proattivo, quasi fosse l’occasione per progettare nuove pratiche di rilancio di un territorio. Altro esempio è Anima …

Dal bleisure al workation. Quando il lavoro a distanza cambia il turismo rurale

Era il febbraio 2016 quando scrivevo, e non per la prima volta, di bleisure , neologismo coniato dall’unione di business + leisure e dato per una delle tendenze più importanti di quell’anno. Si parlava di tecnologia, di sconfinamento dei tempi della vita privata in quelli del lavoro, di nuove possibilità di ospitalità in hotel e agriturismi. Fino a oggi. In un mondo che sembra lontanissimo rispetto a quello di cinque anni fa, e in cui quel bleisure si è trasformato in workcation o per i più workation, ancora un neologismo, nato questa volta dall’unione di working on vacation. Che sia solo per amor di cronaca dei travel trend (che non c’è), poco importa, mentre è interessante vedere cosa si muove intorno a questo supposto fenomeno cucito addosso alla crescita esponenziale dello smartworking, o meglio del lavoro da remoto. Si è parlato molto della possibilità offerta dai più popolari sogni esotici, di trasferirsi in mondi cartolina per alcuni mesi per continuare a lavorare a distanza. A Barbados con Barbados Welcome Stamp; a Bermuda con il visto di un anno Work …

Bleisure. Il lavoro va in vacanza

Sarà per l’impennata dei lavori flessibili, per la crescente necessità, o mania, di restare sempre connessi, sarà per la delocalizzazione degli spazi di lavoro, sta di fatto che il bleisure, neologismo coniato dall’unione di business + leisure, è una delle tendenze di viaggio del 2016. Ci si muove per lavoro certo, ma mentre si lavora non si rinuncia al piacere della vacanza, famiglia compresa. Dall’ultima ricerca di Carlson Wagonlit Travel “Travel Trends, Program Priorities” emergono anche quali siano le prestazioni richieste da questa nuova tribù di viaggiatori. Applicazioni per smartphone che sfruttano le possibilità offerte dall’Internet of Things con tecnologie interattive, e spesso indossabili, per ottenere informazioni in tempo reale (dalle boarding pass elettroniche ai check-in via mobile); servizi personalizzati (dal baby sitting in lingua alle kids spa); e consulenti dedicati che consentano di sfruttare al massimo il tempo libero a disposizione, una volta giunti a destinazione come nelle lounge degli aeroporti. Che siano millenials o meno insomma (ma gli under 35, la generazione più numerosa di sempre, costituiranno metà della forza lavoro mondiale entro …