Smart-workcation: lavorare per stare bene e fare del bene
Ebbene sì, ancora su workcation. Che non si sa bene se sia un desiderio o una vera possibilità, un’esercitazione di una probabile vita prossima o ventura, o semplice fuga momentanea. Fra le tante iniziative, compresa la recente chiamata agli e alle smartworker di Courmayeur Mont Blanc che ha redatto un Manifesto Etico per lavorare in armonia con le comunità alpine e offrendo location come la stazione della funivia SkyWay Montebianco e alcuni chalet, le iniziative che trovo più interessanti sono quelle che si pongono come attrici di un processo di cui il lavoro a distanza è solo un tassello. Un esempio (di Borgo Office e Pisanty ne ho già parlato qui) è il lavoro che sta facendo SmartWay di Berardino D’Errico che ha selezionato una serie di borghi e avanzato progetti per arricchirli di connessioni stabili e servizi, con lo scopo di portare economia e lavoro nell’entroterra italiano anche dall’Olanda. Si tratta quindi di utilizzare un bisogno (o un trend) in modo proattivo, quasi fosse l’occasione per progettare nuove pratiche di rilancio di un territorio. Altro esempio è Anima …