All posts tagged: Airbnb

Il mito di Airbnb. È tutto vero?

Che cosa fai se è metà maggio e ti sei messa in testa di andare in Islanda? L’aereo lo trovi, certo, e quella sarà la spesa minore che affronterai. Poi inizi a prenotare e, come avevi letto in ogni dove diffidando, scopri ci dovevi pensare almeno sei mesi prima. Trovare una sistemazione decente in Islanda, a meno che non si abbia una grande disponibilità di denaro (media di una doppia tre-stelle-si-fa-per-dire con bagno privato 300 euro), o un grande spirito di adattamento (ti piazzi con la tua tenda dove vuoi), può risultare difficile. Senz’altro, tra le soluzioni che promettono di essere più economiche (per quanto economica può essere l’Islanda), c’è l’uso di Airbnb che consente di mettersi in contatto anche con i privati che affittano case o parti di esse. Il #giroinIslanda è stato quasi per intero organizzato prenotando su Airbnb. Era la prima volta che facevo questa esperienza con la famiglia, esperienza che, come amano ripetere gli inventori della piattaforma, “permette di creare autentici legami con le persone che ti ospitano”, e quindi del …

Bleisure. Il lavoro va in vacanza

Sarà per l’impennata dei lavori flessibili, per la crescente necessità, o mania, di restare sempre connessi, sarà per la delocalizzazione degli spazi di lavoro, sta di fatto che il bleisure, neologismo coniato dall’unione di business + leisure, è una delle tendenze di viaggio del 2016. Ci si muove per lavoro certo, ma mentre si lavora non si rinuncia al piacere della vacanza, famiglia compresa. Dall’ultima ricerca di Carlson Wagonlit Travel “Travel Trends, Program Priorities” emergono anche quali siano le prestazioni richieste da questa nuova tribù di viaggiatori. Applicazioni per smartphone che sfruttano le possibilità offerte dall’Internet of Things con tecnologie interattive, e spesso indossabili, per ottenere informazioni in tempo reale (dalle boarding pass elettroniche ai check-in via mobile); servizi personalizzati (dal baby sitting in lingua alle kids spa); e consulenti dedicati che consentano di sfruttare al massimo il tempo libero a disposizione, una volta giunti a destinazione come nelle lounge degli aeroporti. Che siano millenials o meno insomma (ma gli under 35, la generazione più numerosa di sempre, costituiranno metà della forza lavoro mondiale entro …

Viaggiare peer to peer

[Pubblicato su Sette/CorrieredellaSera del 21 novembre 2014] Siamo la maggioranza, il 60 per cento secondo lo studio di Think with Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, e facciamo due vacanze l’anno. Nel Bel Paese e all’estero, come tradizione. Ma quello che sta cambiando, è il nostro modo di viaggiare. Dall’organizzazione al ritorno a casa, racconto delle avventure compreso. Un po’ per istintiva attrazione verso il nuovo (che altrimenti che viaggio sarebbe), un po’ per necessità (leggi tempi di crisi), sta di fatto che, come dirà in anteprima alla Bit2015 Chris Fair, fondatore di Resonance Consultancy, analista leader nel marketing turistico, il conspicuous leisure sta ormai scalzando il conspicuous consumption: ovvero, meno beni di lusso e più lusso del piacere. Della cultura, della conoscenza, della condivisione di gusti, tradizioni, percorsi. È la nascita del turismo esperienziale, con un occhio ai Millennials (i nati a fine secolo scorso che saranno il 60 per cento dei viaggiatori nei prossimi 5 anni), e un altro ai soliti Baby Boomers, ancora attivi e soprattutto padroni di due variabili importanti: tempo …

Bene comune

[Articolo pubblicato sul mensile Amica di marzo 2014] Seduti al caffè della piazza del Duomo di Matera, la Terra dei Sassi si stende immobile davanti alla civita, la Città Vecchia. Dietro l’arco di tufo si nasconde il Recinto, una corte su cui si arrampicano le case di pietra che una volta ospitavano le monache. I materani la chiamano il vicinato perché è qui che, da sempre, si ritrovavano insieme ai compaesani. Siamo nel cuore della comunità materana e, da qualche mese, anche di Casa Netural, un luogo di co-working rurale e co-living che accoglie innovatori sociali desiderosi di scambiare spazio, tempo e idee con il prossimo. Andrea Paoletti, il fondatore, la chiama la comunità del fare, l’incubatore di sogni, una domus per lo scambio di saperi. Lui abita nel mezzanino, gli ospiti, a turno per tre settimane, nell’open space arredato con mobili di recupero. Prima si presentano al resto della compagnia, lavorano insieme, poi, la domenica, gita di gruppo nelle terre della Basilicata. Aglianico e progetti, senza nessun obiettivo perché in comunità, dice lui, «Si …