Con oltre 165 mila follower, VisitTrentino è uno degli account Instagram con la più efficace strategia di promozione del territorio. Le ragioni del successo? Le spiega la responsabile dell’Area Digital Content e Social Media Valentina Cappio.
Quando avete capito la relazione tra Instagram e turismo?
Già due anni fa le ricerche dicevano che sempre più prenotazioni dipendevano da immagini viste su IG. Noi curiamo i contenuti postati cercando di raccontare mete non solo belle, ma ricche di tradizioni e simbolo di quell’italian lifestyle che ha un valore decisivo anche per l’estero.
Quali immagini generano maggiore interazione?
Una foto con una presenza umana restituisce un’esperienza più vissuta e spontanea ed è di solito quella che raccoglie più like e commenti. Ma per creare una community più ampia possibile, ripostiamo anche immagini create e condivise da utenti privati mentre i testi sono in inglese.
Quanto sono importanti le stories?
Sempre di più. Sono contenuti veloci che realizziamo in prima persona anche partecipando a eventi locali, ma con una forte interazione grazie al forte senso di autenticità che trasmettono. Oggi i social fungono di fatto anche da customer service, attraverso commenti o messaggi privati.
Come scegliete cosa postare?
Ogni giorno noi pubblichiamo tre foto con un unico tema, per esempio cultura, laghi, MTB, escursioni… La coerenza cromatica è importante, ma sono testo e una giusta scelta degli hashtag a intercettare curiosi e viaggiatori.
Come è cambiato il flusso turistico con Instagram?
I panorami visivamente sorprendenti, attirano molto, certo. E poi luoghi simbolo come il Lago di Toblino, la Baita Segantini o San Romedio. Ma IG è servito anche per rompere la stagionalità. Oggi si mostrano il foliage o gli spostamenti dei cervi che avvengono in autunno, le fioriture primaverili o gli eventi di enogastronomia. Inoltre, località come il lago di Tenno nel Garda Trentino, o il ponte sospeso sul torrente Travignolo in val di Fiemme, prima quasi ignorati, ora sono mete abituali.
Usate filtri?
Mai. Non servono.
Nella foto di apertura Gruppo delle Pale dal Castellaz – Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino (@AlessandroGruzza/VisitTrentino)