CHI SONO

Dietro Migrazioni Verticali, ci sono io che mi chiamo Manuela (Mimosa) Ravasio. Di solito mi presento dicendo che sono nata sulla costa, trapiantata in pianura, e, appunto, aspirante migrante verticale. Ma cominciamo dall’inizio. Ho passato anni interessanti alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano, anni che mi hanno attrezzato degli occhiali giusti per riconoscere, e raccontare, come cambiavano città, paesi, stili di vita. È così che, con un salto carpiato non privo di rischi e (ri)cadute, sono passata dall’architettura al giornalismo professionista: correva l’anno 2002 e Roger Federer non aveva vinto ancora uno Slam.

Nel rutilante mondo dell’informazione del turismo (leggi Dove, Gulliver, I Viaggi del Sole) ho passato i miei primi quarant’anni, per di più scrivendo inchieste e reportage su cambiamenti e tendenze di territori e città. Ho ricoperto anche il ruolo di caporedattrice, perché in fondo sono una persona seria, piuttosto perfezionista, e decisamente incline al problem solving. Qualità dibattute e che forse possono suggerire anche le ragioni del mio successivo ritorno all’esercizio libero della professione, con scritture varie, ed eventuali, per diversi magazine e quotidiani ancora realizzati per quel materiale vetusto che è la carta (per dire Gioia!, Elle, Dove, laRepubblica, IoDonna). Mi sono anche rimessa a studiare. Oggi lo chiamano giornalismo d’impresa e storytelling, che è poi il modo per trovare le strategie narrative più efficaci con cui raccontare persone, aziende, eventi.

La mia seconda vita quindi è fatta anche di questo: scrittura professionale (o business writing), consulenze in comunicazione, progettazione di contenuti e analisi su scenari e trend globali, organizzazione di docenze formative che adottano la scrittura come strumento strategico per far crescere competenze di visione e progettazione, e un approccio mentale, utile a definire, ovvero a esplorare e costruire senso, per una destinazione, un ente, un’azienda. (trovate qualcosa inerente al turismo sulla piattaforma dell’Inspirational Travel School cliccando questo link dove si parla di narrazione strategica per la destinazione e di comunità come risorsa per la conoscenza e sviluppo di un luogo).

In conclusione, da devota di pensiero orizzontale e visione interdisciplinare, continuo a cercare la parola giusta al momento giusto, a tagliare, comporre, titolare, selezionare le fonti, e rendere comprensibile lo scritto più indigesto per tutti coloro che hanno bisogno di comunicare sé stessi o la loro impresa. È questa d’altra parte la qualità professionale che mi riconoscono, e che mi rende capace di legare in un unico filo rosso dal turismo al design, dal cibo ai temi di attualità, dalle questioni di genere alla lettura culturale dei territori. Le storie, dopotutto, non hanno confini. 

Altro sulla mia storia professionale si trova su LinkedInPer contattarmi il miglior modo è scrivere una mail a mamiravasio[chiocciola]gmail.com

 

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