All posts filed under: Interviste

Parla con me. Conversazioni sul filo.

Una scuola per attivatori rurali

Ho conosciuto Andrea Paoletti, architetto e imprenditore sociale, prima che Matera diventasse “Matera”, e lui aveva già aperto la sua Casa Netural tra i Sassi della città della Basilicata per pensare a come si potesse costruire comunità e bene comune. Oggi i progetti innovativi per riattivare territori sono molti e stanno nascendo nelle aree rurali di tutta Europa, e ancora di più forse sono le persone che vorrebbero intraprendere questo percorso. Paoletti li chiama Village Hosts, e per loro Casa Netural, insieme a un partenariato che coinvolge sei diversi Paesi, ha lanciato la prima Open School for Village Hosts: una scuola di formazione innovativa. Quando è nata l’idea di una scuola per attivatori di comunità? L’intuizione mi è venuta nel 2019 insieme a John Thackara con l’obiettivo di dare valore alla figura degli attivatori di comunità, che vivono i territori marginali animandoli con le loro iniziative. I Village Hosts sono stati fin dal principio il cuore di Wonder Grottole, impresa sociale immaginata come una piattaforma di relazioni e pratiche da sperimentare, per creare un metodo …

Valpelline, il lusso che viene dal nulla

L’ennesimo anno con poca neve e un caldo anomalo sulle vette. I gestori degli impianti cominciano a chiedere sussidi e aiuti di fronte a un’economia appare sempre di più non sostenibile. Eppure, esiste una strada per la montagna al di fuori della monocultura dello sci. Alcuni questa strada stanno cominciando a tracciarla, come Daniele Pieiller presidente dell’Associazione Culturale NaturaValp che dalla Valpelline mostra, raccogliendo premi e riconoscimenti, che un’altra montagna è possibile. Io ho fatto due chiacchiere con lui mentre preparavo un servizio sui trekking fotografici in Valle d’Aosta per il magazine Dove (lo si trova nello Speciale Viaggi 2023 in edicola fino a fine gennaio), e siccome credo che le parole piene di senso non debbano essere dette invano, le ho riportate qui. Sperando forse che la ricetta Valpelline, lontano dal farne un copia-incolla senza senso, possa almeno avviare più di qualche riflessione su una montagna che non deve sentirsi condannata dal cambiamento climatico. Anzi. Dove nasce il successo e il riconoscimento al modello Valpelline? Eravamo una decina di persone, tra operatori turistici, una guida …

Anty Pansera, la cultura sessista del Bauhaus

Inutile fare giri di parole, la storia è di chi la racconta e per larga parte, la storia del design è stata raccontata da uomini. «È inevitabile che si faccia riferimento al proprio “fare”, al proprio linguaggio, e che si rileggano gli eventi secondo la propria specificità», dice Anty Pansera. Lei che del design è una storica sui generis, fresca di Compasso d’Oro alla carriera, e che non ha mai smesso di guardare alla cultura progettuale con curiosità interdisciplinare. «Devo ammettere che è stato nel 1999, quando l’Unione Donne Italia di Ferrara mi ha chiamato a curare la loro decima Biennale Donna dedicata al design, che mi sono costretta a una riflessione di genere. Passando al setaccio i miei libri, mi sono accorta che le donne rimaste erano ben poche. Ricordo che allora feci tre telefonate: a Gae Aulenti, che bocciò l’idea, a Cini Boeri, possibilista, e ad Anna Castelli Ferrieri, che mi spronò». Nasce così la mostra Dal merletto alla motocicletta, a cui ne seguirono altre sulla creatività femminile, fino a oggi e al …

Noi siamo natura. La scienza della pace di Maria Montessori

«È come quando hai assaggiato una cosa buona, una pesca dolcissima e croccante, un dolce che preparava la nonna quando eri bambino, quel sapore, quell’esperienza, in un certo senso la ricercherai per la vita e ti guiderà nelle tue scelte». Su una cosa, io e Micaela Mecocci, ex bambina montessoriana (i genitori fecero la fila tutta la notte per iscriverla al Settimo Circolo Didattico Montessori di Roma aperto da Maria Clotilde Pini) e oggi insegnante alla Montessori Bilingual School di Parigi, concordiamo fin dall’inizio. Chi ha frequentato una scuola Montessori all’origine della propria vita scolastica, ha buone probabilità di ricercare quell’esperienza positiva. Quanto è stato importante per lei aver frequentato scuola montessoriana? Mi ricordo che in prima elementare mi sono seduta a fianco la maestra e mi sono detta: “Un giorno ci sarò io qua”. In realtà io in seguito mi sono dedicata alla carriera universitaria, ma mi mancava la scuola e infatti alla scuola sono tornata. L’esperienza montessoriana è profonda, rimane un bagaglio solido originario che a volte si matura solo in età adulta. È come …

Marica Branchesi, la scienza è femmina

Nel 2018 il Time l’ha inserita tra le 100 persone più influenti del mondo, ed è stata lei che, cento anni dopo quanto detto da Albert Einstein, è riuscita a captare da terra il segnale delle onde gravitazionali. Ma Marica Branchesi è una scienziata che fa anche opera di divulgazione. Questa intervista è di qualche tempo fa, ma si interroga sulla presenza e il ruolo della donna nelle scienze, tema sempre attuale e mai risolto. La ripubblico oggi, 11  febbraio che le Nazioni Unite hanno dichiarato Giornata delle donne e delle ragazze nella scienza. Le recenti rivelazioni confermano un vantaggio dei maschi (massimo nei licei con 18 punti in più) in materie come la matematica. Le ragazze, man mano che crescono, sembrano infatti perdere fiducia nelle loro qualità logico-matematiche e nella possibilità di dedicarsi a materie scientifiche. Crede che una “divulgazione femminista”, mi passi il termine, sarebbe utile a dare fiducia alle ragazze e a incoraggiarle verso la matematica e le materie scientifiche? Una narrazione della scienza al femminile è necessaria ed è importantissima per dare alle ragazze …

Quanto è fotogenica l’alta montagna. Su Instagram

Con oltre 165 mila follower, VisitTrentino è uno degli account Instagram con la più efficace strategia di promozione del territorio. Le ragioni del successo? Le spiega la responsabile dell’Area Digital Content e Social Media Valentina Cappio. Quando avete capito la relazione tra Instagram e turismo? Già due anni fa le ricerche dicevano che sempre più prenotazioni dipendevano da immagini viste su IG. Noi curiamo i contenuti postati cercando di raccontare mete non solo belle, ma ricche di tradizioni e simbolo di quell’italian lifestyle che ha un valore decisivo anche per l’estero. Quali immagini generano maggiore interazione? Una foto con una presenza umana restituisce un’esperienza più vissuta e spontanea ed è di solito quella che raccoglie più like e commenti. Ma per creare una community più ampia possibile, ripostiamo anche immagini create e condivise da utenti privati mentre i testi sono in inglese. Quanto sono importanti le stories? Sempre di più. Sono contenuti veloci che realizziamo in prima persona anche partecipando a eventi locali, ma con una forte interazione grazie al forte senso di autenticità che …

Elena Ioli, le donne, la scienza, l’ambiente

Elena Ioli è una fisica teorica, ha lavorato sui buchi neri all’Università di Bologna e all’École Normale Supérieure di Parigi. Insegna anche fisica in una scuola secondaria superiore ed è autrice di molti libri. Nel febbraio del 2018 è stata selezionata per partecipare al progetto australiano Homeward Bound, che ha portato 77 scienziate provenienti da tutto il mondo in una spedizione di quattro settimane in Antartide, coniugando scienza, comunicazione, leadership e tutela dell’ambiente. In occasione di un mio servizio per Gioia! le ho fatto alcune domande. Qui l’intervista integrale. Lei ha appena terminato una spedizione tutta al femminile internazionale. Posso chiederle se le sue colleghe straniere hanno avuto un miglior e più facile accesso alle carriere scientifiche? Penso soprattutto al gender gap che in Italia si riscontra tra maschi e femmine… I pregiudizi culturali riguardo a una presunta maggiore predisposizione maschile, piuttosto che femminile, per una carriera scientifica sono ancora diffusi. Sebbene la percentuale di donne che si laureano in discipline scientifiche sia all’incirca la stessa dei colleghi maschi, globalmente le donne occupano solo il 21 …

Francis Hallé, i nostri amici alberi

A ottant’anni si arrampica ancora sugli alberi. Il botanico francese Francis Hallé, il 20 settembre sarà libreria con Ci vuole un albero per salvare la città (Ponte Alle Grazie), un manifesto civico che spiega perché gli alberi sono i nostri migliori alleati contro il degrado ambientale. Ecco cosa ci ha detto. Quando è nata la sua passione per gli alberi? Avevo cinque anni e mio padre portò la mia famiglia lontano da Parigi, in campagna, a causa della guerra. Lì ho cominciato a giocare con loro. Poi sono diventato un botanico e ho viaggiato per il mondo dove gli alberi sono più numerosi. Lei ha costruito un dirigibile per studiarli meglio. Perché? Il dirigibile serve a studiare tutta la foresta. Aver accesso alle cime consente di vedere cose molto interessanti. I miei colleghi entomologhi hanno scoperto nuove specie di insetti. Io ho trovato una ripartizione di molecole attive, sostanze che possono servire per uso farmaceutico. Che cosa è un albero per lei? Innanzi tutto un essere vivente come me e lei. Ma è importante capire che …

Due chiacchiere con Pietro Leemann

Ho scambiato parole con Pietro Leemann per un mio pezzo per Style Piccoli, questa è l’intervista integrale. A 15 anni folgorato da una charlotte russa.. è importante essere emozionati dal cibo quando non solo il nostro gusto, ma anche i nostri circuiti emotivi si stanno formando? Sono convinto che noi nasciamo con delle predisposizioni. Siamo in un certo senso predisposti a una certa esperienza di apertura al cibo, ma è importante anche il luogo in cui viviamo e come ci vengono trasmessi l’educazione e il rispetto per il cibo. Io ero predisposto a essere vegetariano e alla qualità del cibo. D’altra parte sono nato in un famiglia in cui si cucinava bene e vicino alla natura…. Perché il cibo è così importante? Perché il cibo è determinate, o meglio ci determina: a seconda del cibo che decidiamo di mangiare, noi abbiamo una trasformazione. Per questo è importane coltivare l’apertura verso il cibo tutto, soprattutto quello nuovo. L’atto di mangiare è in fondo un’affermazione di sé. Inoltre il  cibo va sempre osservato come fonte di condizionamento o di libertà. Se scegliamo …

Carlo Cracco vs Gordon Ramsay

[Pubblicato su Gioia! del 18 luglio 2015] Carlo Cracco e Gordon Ramsay. Hanno cucinato insieme per la prima volta qualche giorno fa e, tra insalata russa caramellata, pizza in ravioli e trancio di baccalà fondente al caffè e bietole, pare si siano comportati meglio dei proverbiali due galli in un pollaio. Per Gioia! li abbiamo incontrati qualche ora prima della cena-evento in una suite del Principe di Savoia di Milano e sottoposti a una sfida a base di domande. Così, alla fine, qualche segreto l’hanno svelato. E non solo di cucina. Cominciamo subito: ditemi tre cose che “demoliscono” il mito dello chef… Gordon Ramsay: Per prima cosa la tua ex ragazza non verrà mai a cena da te. Poi le docce, dopo aver cucinato per parecchie ore, sono davvero necessarie! Come farsi la manicure del resto, almeno tre volte la settimana: io controllo sempre mani e unghie a tutto lo staff! Carlo Cracco: Ma no, le cose negative c’erano prima, quando gli chef erano chiusi in cucina. Oggi è un mestiere dai mille sbocchi e molto …